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Il cemento cambia faccia: Enea brevetta una formula ecosostenibile

L’Enea brevetta il bio-cemento

Photo by Martin on Unsplash

Dalla polvere di alluminio al lievito di birra: il cemento cambia faccia!

Merito dell’Enea (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), che ha brevettato un bio-cemento in cui un agente aerante molto infiammabile come la polvere di alluminio viene sostituita da una miscela di lievito di birra e acqua ossigenata. Da questo connubio nasce un materiale più leggero ma ugualmente resistente al fuoco e con ottime proprietà di isolamento termico e acustico.
La produzione di bio-cemento comporterebbe molti vantaggi, economici ed ecologici. Infatti: meno spese energetiche, costi più bassi per gestire la sicurezza dell’impianto e meno componenti addizionali come calce e gesso.

Questa innovazione di processo è ancora di nicchia, ma presenta grandi potenzialità; infatti, le nostre attività di sperimentazione hanno suscitato l’interesse dei soggetti coinvolti nella filiera produttiva del cemento cellulare che hanno voluto contribuire fornendoci gratuitamente le materie prime

Queste le parole di Piero De Fazio della Divisione “Bioenergie, Bioraffinerie e Chimica Verde” presso il Centro Ricerche ENEA della Trisaia.
‘Grandi potenzialità’ che meritano di essere sviluppate, per compiere un ulteriore passo avanti verso quell’obiettivo di sostenibilità che il mondo produttivo non può più ignorare.

Sul sito dell’Enea trovi l’articolo “Innovazione: brevetto ENEA per biocemento ad alto isolamento termico”