Corporate Responsibility Review 2017, l’analisi di Oekom Research

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Corporate Responsibility Review 2017, l’analisi di Oekom Research

Corporate Responsibility Review 2017, analisi di Oekom Research

Photo by Lukas Blazek on Unsplash

Obiettivi di sostenibilità. Se ne discute molto e molto è stato fatto per far sì che le ‘buone pratiche’ diventino realtà attuata in strategie aziendali più ‘attente’ e consapevoli. Siamo soltanto all’inizio di un percorso che richiederà sforzi ulteriori, più convinti e convincenti.

Questo si evince dalla lettura dei dati della Corporate Responsibility Review 2017, l’analisi di Oekom Research, che ha valutato l’andamento (del 2016) delle performance Esg (Environmental, Social, Governance) nelle società di Paesi industrializzati e in via di sviluppo, assegnando un rating sulla base di 700 indicatori individuali.

Infatti, indipendentemente dal rating raggiunto dai singoli settori, si nota che in generale nessuno di essi riesce a soddisfare gli standard necessari per allineare le proprie attività con obiettivi di sostenibilità come gli SDGs (Sustainable Development Goals) delle Nazioni Unite.
Al di là del settore di appartenenza, osservando i dati relativi alle singole aziende, balza all’occhio che i miglioramenti di rating sono principalmente ascrivibili a soggetti che sono passati dalla performance scarsa a quella media. Se fossimo in ambito scolastico, potremmo dire che hanno raggiunto la sufficienza! In percentuale, si è passati da un 35,86% al 40,15%, a fronte di un aumento dal 16,29% al 16,5% delle performance aziendali che hanno raggiunto un livello buono o eccellente. Il dato poco confortante è che resta elevata la percentuale di società (43,31%) che ancora non mostrano un adeguato impegno relativamente ai temi della sostenibilità.

In ogni caso, per piccoli che siano, vanno comunque considerati i passi avanti compiuti.
Un dato interessante all’interno del rapporto di Oekom è che l’80% delle aziende che hanno ottenuto rating più elevati si trova proprio in Europa. Nella ‘classifica generale’ i primi sette posti sono occupati da: Francia, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, Svezia, Olanda e Giappone. Per quanto riguarda l’Italia, possiamo notare che alcune società nostrane si sono guadagnate le prime posizioni nei loro rispettivi ambiti produttivi: Telecom Italia (terzo posto nelle Telecomunicazioni), Snam (secondo posto in Petrolio, Gas e Combustibili non rinnovabili), Terna (primo posto nelle Utilities).

Abbiamo fiducia in ciò che è stato fatto e in ciò che si sta facendo. Crediamo nella perseveranza!

Su EticaNews potete trovare l’articolo “Csr, assicurazioni in retromarcia”, dedicato all’analisi Oekom.