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Imprese unite per ripulire il mare: nasce il progetto NextWave

Otto tonnellate di plastica nel mare

Photo by Brian Yurasits on Unsplash

Ogni anno negli oceani finiscono 8 milioni di tonnellate di plastica e di questo passo nel 2050 in mare ci sarà più plastica che pesce. Le conseguenze sono pesanti, sia per la fauna marina, sia per l’uomo, perché viene intaccata anche la nostra catena alimentare. Un problema grave, che necessita di essere risolto con azioni condivise a livello mondiale (e in questo senso dovrebbe muoversi la risoluzione delle Nazioni Unite concordata di recente da 200 nazioni a Nairobi).

Ciò non toglie che tutte le iniziative sono utili, sia operativamente, che come mezzo per sensibilizzare l’opinione pubblica. Ben venga dunque la nascita di NextWave, una specie di consorzio che opererà su vasta scala con l’obiettivo di creare un modello sostenibile, che riduca l’inquinamento da plastica nel mare e allo stesso tempo apporti benefici economici e sociali a diversi stakeholders. Il progetto (in cui sono coinvolti anche alcuni istituti di ricerca) è nato sotto la spinta di una già rodata collaborazione di Dell con la ONG Lonely Whale e ne faranno parte, oltre a Dell stessa, General Motors, Trek Bicycle, Herman Miller, Interface, Van de Sant, Humanscale e Bureo. In definitiva, tutti gli aderenti a NextWave si sono impegnati a garantire una filiera di produzione e distribuzione che possa da un lato soddisfare le richieste di mercato e dall’altro rispettare gli standard ambientali e sociali stabiliti a livello mondiale. Obiettivo che verrà verificato da enti terzi. La previsione del consorzio è che nei prossimi cinque anni riuscirà ad evitare che finiscano in mare altre 5 tonnellate di plastica.

Inoltre le imprese coinvolte lavoreranno per ridurre la loro ‘plastic footprint’, adottando buone pratiche aziendali che consentiranno di diminuire o addirittura eliminare l’utilizzo della plastica usa e getta e non riciclabile.

In un comunicato, Erik Solheim, direttore esecutivo dell’Agenzia per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), ha dichiarato:

Gli oceani stanno affrontando una grave pandemia causata dall’inquinamento da plastica ed è fondamentale che le aziende si assumano la responsabilità delle loro filiere di produzione e che i consumatori siano consapevoli di come le loro scelte quotidiane possano avere conseguenze durature. Siamo grati a Dell e Lonely Whale per aver organizzato questo gruppo di lavoro e per aver dato il via a ciò che speriamo diventi un catalizzatore per l’innovazione, obiettivo che si può raggiungere solo lavorando insieme.

Ti proponiamo la lettura dell’articolo cui abbiamo fatto riferimento: “Dell, General Motors, Others Convene Cross-Industry Group to Address Marine Litter”.